mercoledì 17 dicembre 2008

Violenza di Stato


Da 17 anni prigioniera in stato vegetativo permanente, sequestrata dal proprio corpo e da uno Stato che, con brutale violenza le nega il diritto di dar seguito a quelle che erano le sue libere convinzioni. Eluana Englaro aveva espresso chiaramente le proprie volontà di fine vita, rifiutando quei trattamenti che uno Stato codardo e violento continua a imporle.
Dopo un’estenuante battaglia legale durata 10 ANNI il padre con un coraggio e una perseveranza, degne della più profonda ammirazione era finalmente riuscito a trovare un giudice anche in Italia. Anche in Italia come in molti altri Paesi civili un cittadino poteva decidere della propria vita, dei trattamenti sanitari a cui essere sottoposto. Si doveva in sostanza rispettare le libere volontà di una cittadina della Repubblica, così aveva deciso da ultimo la Corte di Cassazione.
Ora un ministro di questa repubblica Maurizio Sacconi, con un provvedimento che ignora completamente alla decisione della corte, impartisce delle disposizioni alle strutture sanitarie pubbliche con l’obiettivo di impedire che a Eluana si possa staccare il sondino per l’alimentazione.
Un atto intimidatorio nei confronti delle strutture sanitarie pubbliche e contro gli operatori che ci lavorano, ma soprattutto un atto di forza di uno Stato che si accanisce contro un corpo inerte di una giovane donna che non può più difendersi. Ignobile codardia.
Il padre, Beppino Englaro, in questi 17 anni non si è rassegnato ed ha continuato una battaglia alla luce del sole senza rifugiarsi nella clandestinità di un intervento pietoso di qualche medico più o meno caritatevole. Beppino Englaro lotta perché siano rispettate le volontà della figlia, ma la sua battaglia ci riguarda, perché riguarda il rispetto delle libertà che uno stato civile e di diritto deve garantire ai propri cittadini. Dobbiamo molto a quest’uomo, molto di più di quello che riesco a esprimere con questo forte abbraccio che voglio inviargli. Grazie dal profondo.

lunedì 15 dicembre 2008

Il governo delle ecoballe


Due miliardi di euro, e quanto ci costerà finanziare la costruzione dei termovalorizzatori in Sicilia, che, in teoria, dovrebbero impedire il verificarsi di una nuova emergenza rifiuti come quella Campana che ci è già costata, stando alle stime, circa 1,8 miliardi. Il sovraprezzo che ci verrà addebitato in bolletta, dell'ordine dei 100 euro annui a famiglia, sarebbe dovuto servire a finanziare la produzione di energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili.

Tutto questo mentre governo e maggioranza continuano imperterriti a dichiarare che non metteranno le mani nei nostri portafogli ed anzi si vantano del fatto di aver messo sul piatto, dell'elemosina, 400 milioni per la social-card.

Mentre in Sicilia la raccolta differenziata raggiunge il 5%, in Svizzera ed in Germania continuano a produrre energia grazie ai nostri rifiuti che noi provvediamo a inviare loro via FS ad un costo difficilmente stimabile ma che di certo vale parecchi provvedimenti tipo social-card.

venerdì 12 dicembre 2008

Visione


La coscienza è una lampada accesa. Quando si tengono chiusi gli occhi, non la si vede.


Vittorio DanSegre, pensionato

mercoledì 10 dicembre 2008

60 anni dopo


“Provate a sfogliare un giorno qualunque della settimana il vostro giornale e vi troverete il resoconto da un certo canto del globo relativo al caso di qualche individuo imprigionato, torturato, giustiziato in ragione del fatto che le sue opinioni o il suo credo religioso risultano inaccettabili al proprio paese. Ci sono milioni di persone siffatte recluse in carcere e il loro numero non cessa di aumentare. Un senso sgradevole d’impotenza pervade il lettore. Cionondimeno se questi sentimenti di orrore affioranti nel mondo intero potessero amalgamarsi in uno sforzo comune, qualcosa di efficace potrebbe essere fatto.”
Cosi Peter Benenson, fondatore di Amnesty International. Trovo che queste parole, seppur pronunciate 47 anni fa, siano di grande attualità. Sia, purtroppo, per quel che concerne la situazione dei diritti umani nel mondo, sia a maggior ragione, per ciò che riguarda l’atteggiamento di chiunque voglia lottare dando il proprio contributo perché nel mondo si affermino quei diritti umani fondamentali che trovano posto nella Dichiarazione Universale di cui oggi si celebra il 60° anniversario.

martedì 9 dicembre 2008

Gli ultimi dieci, 60 anni dopo


Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.

Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.

La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.


Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.


Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.

Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.

Ogni individuo che lavora ha diritto ad una rimunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.

Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.


Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.


Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.

La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.


Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementare deve essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.

L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.

I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.


Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.


Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.


Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.

Nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell'ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.

Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e principi delle Nazioni Unite.


Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati.

lunedì 8 dicembre 2008

I successivi dieci, 60 anni dopo


Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.

Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.


Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.


Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.


Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.

Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.


Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.

Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.


Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.

Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.

La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.


Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri.

Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.


Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.


Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.


Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.

Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione

I primi dieci, 60 anni dopo


Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del Paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale Paese o territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o punizione crudeli, inumane e degradanti.

Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.

Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad un’eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto da un’eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.

Ogni individuo ha diritto ad un’effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.

Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.

Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.

venerdì 5 dicembre 2008

Miseria


La miseria è più facile da sopportare del desiderio di scacciarla.

Vittorio Dan Segre, pensionato

martedì 2 dicembre 2008

Limud in memoria delle vittime di Mumbai


L'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, la Comunità Ebraica di Roma e l'Ambasciata d'Israele in Italia hanno indetto un Yzkor e limud in memoria delle vittime dell'attentato terroristico di Mumbai.La cerimonia si svolgerà presso il Tempio Maggiore di Roma mercoledì 3 dicembre 2008 alle ore 20,15.

lunedì 1 dicembre 2008

Usare il cervello, usare il preservativo


20° anniversario della giornata mondiale della lotta contro l’AIDS. Il virus che ha provocato qualcosa come 25 milioni di vittime, ancora oggi colpisce oltre 33 milioni di persone in tutto il mondo. Nel 2007 ci sono state 2,7 milioni di nuove infezioni, e 2 milioni di decessi legati all’AIDS di cui il 75% sono avvenuti nella sola Africa sub sahariana, regione in cui in questi 20 anni, l’AIDS ha reso orfani 12 milioni di bambini.
Per ciò che riguarda le nuove infezioni ci sono situazioni preoccupanti anche in paesi popolosi situati in altre regioni come la Federazione Russa e l’Indonesia.
A livello mondiale le donne sono la metà circa di tutte le persone colpite dal virus mentre i giovani tra i 14 e 25 anni rappresentano il 45% delle nuove infezioni. Si stima che 370000 giovani di età inferiore ai 15 anni siano stati infettati nel 2007 portando il numero di bambini che vivono con il virus ad un totale di 2 milioni erano 1,6 milioni nel 2001. Il 90% di questi 2 milioni di bambini vive nell’Africa sub sahariana. Si tratta di numeri davvero impressionanti, ma dietro ai numeri ci sono persone in carne e ossa che vengono quotidianamente colpite dal virus e che molto spesso non possono accedere a nessun tipo di assistenza sanitaria.
In Italia si verificano 4 mila nuove infezioni all’anno, le persone colpite dal virus sono ad oggi 59.500. La via di trasmissione del virus è quasi esclusivamente quella sessuale.
Cosa fanno le nostre amate istituzioni tipo il ministero del Welfare: censura la canzone “Quando sei li per li” degli Assalti Frontali, canzone scelta per la campagna di prevenzione. Motivo viene citato l’oggetto proibito: il preservativo. In questo disgraziato paese siamo a questi livelli. A parte questa iniziativa governo e istituzioni varie sono quanto mai latitanti. Vergogna.