Mario Staderini e Michele De Lucia, segretario e tesoriere di Radicali Italiani, e Claudio Pontesili, segretario di anticlericale.net hanno scritto ieri una lettera al ministro Tremonti, in cui si chiede che venga dichiarato anticipatamente come verranno utilizzati i soldi che i contribuenti decidono di destinare allo Stato.
Ogni anno lo Stato ricava circa 120 milioni da questa scelta dei cittadini. Secondo la legge quei soldi dovrebbero essere spesi per la fame nel mondo, le calamità naturali, l’assistenza ai rifugiati e la conservazione dei beni culturali. Invece questo denaro viene speso in gran parte sottratto alle finalità di legge e per il resto destinato restaurare gli immobili ecclesiastici che dovrebbe essere pagato con il miliardo di euro incassato dalla CEI.
L'iniziativa dei firmatari ha suscitato l'interesse della rete, è stata ripresa dal blogger Metilparaben (metilparaben.blogspot.com) e ha preso il via una mobilitazione di cittadini che stanno scrivendo al al Ministro Tremonti, chiedendo una dichiarazione anticipata sulla destinazione di quei fondi, rivendicando il loro diritto a "mettere la crocetta sullo Stato",
Le adesioni vengono raccolte sulla pagina facebook "8x1000: Tremonti, quest'anno dillo prima!"
Nel corso delle prime 24 ore almeno 1000 persone hanno già scritto al Ministro e il numero cresce di ora in ora.
PER PARTECIPARE ALL'INIZIATIVA SCRIVI DIRETTAMENTE AL MINISTRO TREMONTI
tremonti_g@camera.it
Signor Ministro,
in vista della scelta di destinazione dell’8 per mille irpef, Le chiedo di farmi sapere come lo Stato intende spendere i fondi riservati alla quota statale, ed in particolare:
-se anche quest’anno 80 milioni del fondo statale saranno “rubati” rispetto alle loro originali finalità;
-quale sarà la ripartizione tra le quattro diverse finalità previste dalla legge, ed in particolare quali quote si prevedono per il terremoto in Abruzzo, la fame nel mondo e l’assistenza ai rifugiati;
- se tra gli interventi per il restauro dei beni culturali saranno esclusi quelli relativi ad immobili ecclesiastici, già finanziati con il miliardo di euro annualmente versato alla Conferenza episcopale italiano.
IL TESTO INTEGRALE DELLA PRIMA LETTERA INVIATA AL MINISTRO MARONI
Al Ministro dell’economia e delle finanze??
Gentile Ministro,??
in questi giorni sedici milioni di italiani sono chiamati a compiere, insieme alla dichiarazione dei redditi, la scelta relativa alla destinazione dell’otto per mille dell’Irpef.??
Le nostre considerazioni sul carattere davvero poco trasparente del meccanismo di ripartizione previsto dalla legge, soprattutto per quanto riguarda la destinazione delle quote dei cittadini che non esprimono una scelta, Le sono certamente note, e su questo non mancherà occasione di proseguire il confronto e lo scontro – anche in ciò sta la nobiltà della politica – tra la Sua posizione e la nostra.
Come sa, riteniamo – da radicali quali siamo – che le leggi, anche quelle che si ritengono più ingiuste o sbagliate, vadano, fin tanto che sono in vigore, rispettate ed attuate nel migliore dei modi, e proprio per questo ci rivolgiamo a Lei: perché possa fare tutto quanto è nelle Sue possibilità – e nei doveri del Suo Ufficio – per mettere gli italiani in condizioni di compiere una scelta pienamente informata, almeno per quanto riguarda l’impiego della quota di otto per mille di spettanza dello Stato, pari a oltre 120 milioni di euro ogni anno.??
Come Ella sa, la legge prevede che lo Stato debba destinare i suoi fondi ad interventi straordinari per combattere la fame nel mondo, affrontare le calamità naturali, garantire l’assistenza ai rifugiati e la conservazione dei beni culturali; ciononostante, in questi anni i Governi sono spesso venuti meno rispetto a quanto previsto dalle norme, sia distogliendo attraverso le leggi finanziarie somme importanti - da ultimo, 80 milioni di euro - alla quota otto per mille dello Stato, sia destinando i rimanenti fondi statali alla ristrutturazione di immobili ecclesiastici, il che, stando a quanto previsto dalla legge, dovrebbe rientrare invece nella quota di otto per mille (circa un miliardo di euro) che ogni anno lo Stato versa alla Conferenza episcopale italiana.??
Ci appelliamo dunque a Lei, chiedendoLe di adoperarsi affinché sia rispettato il diritto dei cittadini a sapere come saranno spesi i fondi statali, di modo che ciascuno possa scegliere consapevolmente se destinare il proprio otto per mille allo Stato o ad altri enti. Per questo, pur sapendo che l’assegnazione dei fondi avviene formalmente in tempi successivi, Le chiediamo di rendere noto all’opinione pubblica l’orientamento Suo e del Governo sui seguenti aspetti:??
- se anche quest’anno gli 80 milioni di euro del fondo statale saranno sottratti alle loro finalità originarie;?
- quale sarà la ripartizione tra le quattro diverse destinazioni previste dalla legge, ed in particolare se siano previste quote, e di quale entità, per il terremoto in Abruzzo, la fame nel mondo e l’assistenza ai rifugiati;?
- se tra gli interventi per il restauro dei beni culturali saranno esclusi quelli relativi ad immobili ecclesiastici.
??In attesa di un Suo cortese riscontro, l’occasione ci è gradita per porgerLe i più cordiali saluti
Mario Staderini – Segretario di Radicali Italiani
Carlo Pontesilli – Segretario di Anticlericale.net
Michele De Lucia – Tesoriere di Radicali Italiani e di Anticlericale.net
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