mercoledì 6 gennaio 2010

ROGHI

Venezia: un gruppo di giovani dà fuoco a un barbone. Ennesima tragedia sfiorata. Un titolo sintetico che sparisce nella piccola cronaca di provincia.
Ci stiamo abituando al fatto che un gruppo di giovani delinquenti si diverta ad ardere vivo un uomo, il signor Marino, che vive in strada nel suo rifugio di cartone?
Si tratta di individui che al posto del cervello e del cuore hanno un vuoto desolante?
Oppure si tratta di nazisti in erba?
O entrambe?
Di certo sono tra noi e non si tratta di alieni.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ieri ho letto il tuo post del 30 dicembre, stasera trovo questo e non posso far altro che ribadire ciò che ho detto in altra sede, a volte mi vergogno di ciò che siamo capaci di fare! Ti chiedi se al posto di cuore e cervello abbiano un vuoto desolante, se siano nazisti in erba, sono solo individui appartenenti alla specie umana, guarda indietro, molto indietro, poi vicino a noi, accanto, ad ogni latitudine ed annota i colori quasi trasparenti della bellezza più vera e quelli che odorano di sangue versato del male; non c'è altra specie in cui ci si scanni deliberatamente tra simili se non per sopravvivenza, questo è ciò che il cervello e il mio cuore continuano a dirmi. Racchiudiamo l'essenza del bene e quella del male e ogni giorno, ogni istante dobbiamo scegliere o confermare la nostra scelta.
Mi viene da gridare: AIUTOOOOO

GM C

Il Signor P. ha detto...

@paroleamorsi
Benvenuta/o.
Dar fuoco a una persona è una scelta consapevole. Si tratta del prodotto di un pensiero o della sua assenza. L'analisi sulla natura umana che proponi seppur suggestiva rischia di rendere indefinito ed indefinibile un male che nel caso del signor Marino poteva avere conseguenze mortali. Un male che può essere descritto con nomi e cognomi, purtroppo ancora ignoti.

Anonimo ha detto...

Non è esattamente ciò che mi proponevo di fare, le suggestioni sono un mezzo attraverso cui si può descrivere ogni cosa rendendola più "visibile", né voleva essere una giustificazione per ignobili gesti. La mia è solo una considerazione dolorosa; come dici anche tu, dar fuoco ad una persona è una scelta! Il problema è proprio questo: sempre più persone non si pongono il problema della natura delle loro scelte, di chi debba pagare per esse, probabilmente non si soffermano neanche più di tanto a pensare... a scegliere. Il vuoto eventuale di cuore e cervello l'hanno creato essi stessi... e tutti gli altri ne piangono il male! Sapere i nomi è importante, ma forse anche creare i presupposti per una società DAVVERO civile protrebbe aiutare. Così come non ostentare indifferenza!

GM C

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Sembra essere presente in questi individui una specie di sadica amoralità. Il senso di poter fare quello che vogliono perché in quel momento gli va. Poi i più deboli, le persone che sono oggetto di bombardamento mediatico negativo, sono quelle su cui é più facile accanirsi per darsi una specie di assurda "motivazione" per il gesto ma alla base esiste quell'amoralità da bulli debosciati vuoti dentro o forse solo pieni di volgarità intellettuale.

Gente così ovvimanete non va né compatita né perdonata. Va arrestata e e condannata per quello che ha fatto e senza tante attenuanti (intendo proprio in senso giuridico).

Ciao
Daniele