mercoledì 15 giugno 2011

Siria: i movimenti pro-democrazia chiedono aiuto per resistere alla brutale repressione del sanguinario regime di Asad

(fonte: AVAAZ.ORG)

Incredibile! 10.000 di noi hanno fatto una donazione, e stiamo già inviando il nostro supporto vitale. Ma la stretta sui manifestanti ora non è più sostenibile: aiutiamoli!

Cari amici,

Il regime siriano sta mettendo sotto assedio intere città, e il suo obiettivo è di annientarle per distruggere il movimento pacifico pro-democrazia. Le forze dell'ordine hanno tagliato i rifornimenti di cibo, acqua e medicine a queste città, sparato a centinaia di cittadini e arrestato e torturato migliaia di manifestanti. In molti casi prima di liberarli hanno addirittura tolto loro le unghie, così da dare un messaggio agli altri manifestanti.

Nonostante questo terrore inimmaginabile, il popolo siriano si rifiuta di rimanere in silenzio ed è invece deciso a proseguire un cammino nonviolento per uscire da questo incubo. Ma mentre il loro coraggio non ha limiti, i loro fondi sì. Stanno chiedendo aiuti finanziario e anche di altro tipo, dall'assistenza medica urgente a messaggi pubblici per chiedere ai soldati di rifiutarsi di sparare ai manifestanti.

Quello che possiamo fare per proteggere le decine di migliaia di famiglie siriane a rischio è di sostenerli nella loro battaglia. Clicca qui per fare una donazione in favore dei movimenti pacifici in Siria e nella regione:

https://secure.avaaz.org/it/syria_stand_with_the_protesters_1/?vl

Lo straziante assedio delle città Dera’a, Homs e Banias, l'arresto di massa e la tortura di oltre 11.000 manifestanti pacifici, il divieto totale per i giornalisti stranieri di riportare le notizie, il blackout di internet e del servizio di telefonia, e il numero incredibile di vittime nel paese, stanno alimentando la richiesta dei cittadini di avere una riforma reale e democratica. Gli esperti dicono che il regime ha raggiunto un punto di non ritorno, e che la migliore speranza perché ci sia la pace è che personalità vicine al regime si facciano avanti e chiedano la fine delle violenze.

Un sacco di dimissioni e defezioni stanno mostrando le prime crepe del regime, che gli attivisti possono aiutare ad allargare, soprattutto ora che la violenza si intensifica e la pressione internazionale cresce.

Supportati da decine di migliaia di membri di Avaaz, i cittadini che si sono improvvisati giornalisti hanno fatto fare il giro del mondo alle immagini delle proteste. Reuters, CNN, BBC, Associated Press e Al Jazeera hanno usato le loro riprese e le loro fotografie, spesso l'unico materiale disponibile per la stampa internazionale che si è fatto largo nel blackout imposto dal governo. Ora che la violenza sta peggiorando, i manifestanti pacifici stanno chiedendo alla comunità di Avaaz di rafforzare il loro impegno e i loro sforzi organizzativi.

Possiamo aiutarli finanziando campagne di cartellonistica e messaggi pubblicitari per chiedere ai soldati di fermare la violenza, i costi di viaggio per gli spostamenti, attrezzature per una comunicazione più sicura, bollette del telefono, consulenze di esperti su riforme legali e altro tipo di assistenza, inclusi bisogni urgenti di tipo medico e legale. Se saremo in tanti a unirci in questa battaglia insieme, potremo sostenere la coraggiosa spinta riformatrice degli attivisti per la pace e la democrazia, continuando a dare un messaggio di speranza per i popoli oppressi della regione.

https://secure.avaaz.org/it/syria_stand_with_the_protesters_1/?vl

I membri di Avaaz hanno giocato un ruolo cruciale nel sostenere i movimenti dal basso del Medio Oriente. Diversi contatti di Avaaz sono scomparsi o sono stati feriti durante le durissime repressioni. Ma sono determinati a continuare a battersi per i diritti umani e per la libertà, anche scontrandosi con la terribile violenza del regime. Chiamiamo a raccolta tutta la forza della nostra comunità per sostenere la loro battaglia e il loro coraggio.

In solidarietà,

Stephanie, David, Mohammad, Rewan, Brianna, Andrew, Alice, Ricken, Sam e il resto del team di Avaaz

FONTI

Siria, l'ultimo simbolo del regime è un bambino di 13 anni ucciso dal regime
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/04/siria-lultimo-simbolo-della-rivoluzione-e-un-bambino-di-13-anni/115946/

Siria, repressione "raccapricciante". Stati Uniti e ONU: repressione cessi immediatamente
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-06-11/siria-repressione-raccapriciante-stati-092353.shtml?uuid=AaWkR0eD

Avaaz citata nel pezzo sulla situazione in Siria, CNN (in inglese)
http://www.cnn.com/2011/WORLD/meast/05/05/syria.unrest/

Siria, i carri armati occupano la città ribelle
http://archiviostorico.corriere.it/2011/giugno/13/Siria_carri_armati_occupano_citta_co_8_110613025.shtml

Siria: crisi umanitaria dopo le repressioni di Assad
http://it.euronews.net/2011/06/14/siria-crisi-umanitaria-dopo-le-repressioni-di-assad/



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