giovedì 28 luglio 2011

Salvate i siriani scomparsi







Il figlio sedicenne di Muntaha è stato prelevato durante una manifestazione pacifica dalle forze di sicurezza siriane. Muntaha ha trascorso le ultime otto settimane alla ricerca di suo figlio, sfidando gli avvertimenti del regime siriano che anche l'altro suo figlio sarebbe "scomparso" se lei avesse continuato con la sua ricerca. La nostra azione urgente può aiutare suo figlio e le migliaia di scomparsi siriani.

Dal mese di marzo quasi 3000 persone sono state prelevate dalle forze di sicurezza del regime e scomparse in prigioni sconosciute. La comunità internazionale si è fatta sentire, ma ha fatto troppo poco per fermare questo attacco. L'India, il Brasile e il Sud Africa hanno legami stretti con la Siria e potrebbero fare pressione perché una delegazione internazionale in difesa dei diritti umani ritrovi i dispersi e riunisca le famiglie oggi spezzate.

La nostra enorme comunità globale può costringere i leader chiave ad agire ora, facendo pressione sulla Siria perché permetta a una delegazione internazionale di cercare le migliaia di dispersi. Firma la petizione: sarà consegnata attraverso i media più importanti al mondo, fra cui il Times of India, il Guardian, CNN e Der Spiegel:



FIRMA LA PETIZIONE

L'India, il Brasile e il Sud Africa si sono opposti alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, che avrebbe dato vita a una forte azione internazionale contro la Siria. Tuttavia, questi paesi sono impegnati nella difesa della democrazia e della pace e hanno chiesto la fine della brutalità del regime di Assad. Possiamo rivolgerci a loro per chiedere che utilizzino il forte legame che hanno con la Siria per proteggere gli attivisti pro-democrazia. Una delegazione internazionale in difesa dei diritti umani potrebbe riunire le famiglie siriane e mettere fine all'incubo delle sparizioni.

I media internazionali si sono già mobilitati in risposta al nostro appello. Oggi i principali giornali stanno lanciando strumenti web interattivi per raccontare le storie delle persone scomparse, come quella del figlio di Muntaha, spiegare la crisi politica in Siria e pubblicare la nostra petizione per agire ora. Questi giornali non solo sono distribuiti in tutto il mondo, ma soprattutto sono letti dagli opinion maker, dai leader mondiali e dai decisori pubblici. La nostra campagna fa sì che tutto questo sia possibile!

Quando le proteste pro-democrazia si sono diffuse in tutto il mondo arabo, Avaaz ha agito immediatamente e grazie a migliaia di donazioni da tutto il mondo ha rotto il blackout dei media in Medio Oriente, sostenendo così i manifestanti dalla Siria allo Yemen. Da quel momento la nostra rete di citizen journalist ha generato quasi il 20% di tutto il materiale tv sulla Siria e il nostro lavoro in sostegno dei movimenti pro-democrazia ha aiutato a costruire la vera alternativa ai dittatori che si rifiutano di lasciare. Ma i regimi brutali rimangono legati al potere con le unghie e con i denti e i coraggiosi attivisti hanno bisogno di noi. Firma la petizione per trovare gli scomparsi in Siria e inoltrala a tutti.



FIRMA LA PETIZIONE

L'Egitto e la Tunisia hanno dimostrato che il potere dal basso può avere la meglio contro l'oppressione. La nostra comunità globale ha sostenuto le rivoluzioni democratiche, aiutato a trasmettere e diffondere le storie dei coraggiosi attivisti e della violenza perpetrata contro di loro, e ha costretto i nostri governi a muoversi. Se ora agiremo insieme potremo aiutare a trovare le migliaia di siriani scomparsi e a vedere finalmente l'alba di una nazione pacifica e democratica in Siria.

Con speranza e determinazione,

Stephanie, Sam, Wissam, Maria Paz, Rewan, Benjamin, Pascal e il resto del team di Avaaz

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