Domani è il 27 gennaio. Confesso che fino due giorni fa mi ponevo molte domande sul senso di questa giornata. Mi dicevo che non ha senso continuare ad affastellare commemorazioni, che bisognava guardare all'uso, o al buon uso, della memoria. Che il vero problema è per che cosa ricordiamo. E' bastato un vescovo negazionista e antisemita riaccolto in seno alla Chiesa per farmi dimenticare questi dubbi. No, non del tutto. Certo è che non mi sento più così ripetitiva a commemorare quella liberazione di Auschwitz. Grazie, vescovo Williamson, di avermi restituito il gusto della giornata della Memoria!
Anna Foa, storica
3 commenti:
ben detto!!!!
la memoria è il nostro tesoro per il futuro...
non dimentichiamo gli orrori, oer non ripeterli e non lasciarci scivolare in trappole meschine... secondo me i morti sono morti tutti uguali, non ci sono morti che hanno ragione e mori ce hanno torto, sono semplicemnte persone ce hanno perso la vita. Negli ultimi giorni sembrava quasi di ascoltare notizie diverse...la vita umana è la cosa più preziosa!
scusa, ma ho notato che la mia tastiera perde colpi... spero che il precedente messaggio si capisca...
@kosenrufu mama
Il tuo pensiero risulta chiaro nonostante la tastiera, ed è sempre un piacere leggerti.
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