venerdì 30 gennaio 2009

Negazionisti




Prima è stata la volta di Richard Williamson (a sinistra nella foto), vescovo lefebvriano che nega la Shoah e che ha ribadito in un'intervista televisiva che: "Neppure un ebreo è stato ucciso nelle camere a gas". Williamson è uno dei quattro vescovi lefebvriani a cui Benedetto XVI ha tolto la scomunica.
Adesso un altro prete lefevriano don Floriano Abrahamowicz (a destra nella foto) si è lasciato andare a considerazioni come queste:" Le camere a gas sono state usate per disinfettare, è l'unica cosa certa, non so dire se abbiano fatti morti" ed ancora "I 6 milioni di morti derivano da quello che il capo della comunità ebraica tedesca disse agli angloamericani subito dopo la liberazione. Nella foga ha sparato una cifra".
Queste ignobili affermazioni sono la chiara dimostrazione della presenza di correnti di pensiero antisemita all'interno della chiesa cattolica, degne eredi di una tradizione che lo storico David I. Kertzer ha così ben descritto nel libro "I Papi contro gli ebrei" - Il ruolo del vaticano nell'ascesa dell'antisemitismo moderno, (edito da Rizzoli).
Queste parole codarde ed infami che negando l'esistenza della Shoah, uccidono ed umiliano una seconda volta le vittime, devono farci riflettere sulla necessità di ricordare, d'indignarsi e di reagire di fronte alla banalità del male.

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