lunedì 24 agosto 2009

23 AGOSTO 1939


Ricorrevano ieri, 23 agosto, i settant’anni dalla firma del patto Molotov-Ribbentrop. In quel giorno, infatti, Stalin, con un netto voltafaccia, firmò un trattato di non belligeranza con il nazismo. La Cecoslovacchia era già stata occupata da Hitler, dopo il cedimento vergognoso delle democrazie occidentali a Monaco. Il primo settembre, le truppe naziste invadevano la Polonia, il 3 settembre le democrazie occidentali entravano in guerra. Il 17 dello stesso mese le truppe sovietiche si univano a quelle tedesche nell’invasione della Polonia. Per i militanti antifascisti di quegli anni, per i comunisti che si battevano contro il fascismo e il nazismo, questa alleanza fu un tradimento terribile. Per l’Europa fu la catastrofe. La memoria dell’alleanza fra Unione Sovietica e Germania nazista è stata per molti decenni rimossa dalla coscienza europea, per chiari motivi politici ma in parte anche perché offuscata dal contributo dato dall’URSS alla vittoria sul nazismo. L’URSS non esiste più da molto tempo, è ora di ripensare anche a questa storia. Una proposta di risoluzione al Parlamento Europeo chiede che il 23 agosto sia considerata in Europa una giornata comune della coscienza europea e il totalitarismo. Può essere un’occasione per riflettere finalmente senza reticenze e senza pregiudizi su tutti i totalitarismi del nostro terribile Novecento.

Anna Foa, storica

2 commenti:

calendula ha detto...

ci sono ancora molte remore a considerare tutti i totalitarismi alla stessa maniera nelle scuole si studia la rivoluzione russa del 1917, ma non si dice cosa sia successo dopo, mentre tutti i ragazzini ( per fortuna) sanno più o meno cosa sia un campo di concentramento tedesco, nessuno sa cosa sia un gulag, molti ragazzi della mia età non sanno cosa sia piazza tien a men, non sanno nulla di Cuba e di POlpot, e non sanno nulla dei totalitarsmi dell'America Meridionale.

Il Signor P. ha detto...

@calendula
La lista è lunga Tibet, Cecenia, Corea del Nord, Birmania, Iran, Arabia Saudita si potrebbe continuare ancora e ancora. Purtroppo un sistema scolastico che non assolve ai suoi compiti unitamente ad un'informazione di regime determinano quel deserto di coscienza critica che ci circonda e che anestetizza ed intorpidisce le nostre menti senza che neppure ce ne accorgiamo.