mercoledì 3 febbraio 2010

Ancora emergenza Amianto


di Michele Minorita

Ulderico Pesce è un autore teatrale, autore di “A come amianto”. E’ promotore di un’iniziativa che merita di essere sostenuta: per la forma, e per la sostanza. La forma è quella dell’iniziativa nonviolenta, in questo caso la denuncia e la sensibilizzazione. La sostanza è costituita da una emergenza ambientale, quella dell’amianto disseminato un po’ ovunque in Italia, di cui abbiamo già parlato e che i parlamentari radicali hanno sollevato parecchie volte. Il racconto di Pesce nell’intervento che pubblichiamo su “Notizie Radicali” di oggi.

In sintesi, si chiede che il governo bonifichi i siti considerati a rischio; che si forniscano garanzie circa l’adozione di sistemi di smaltimento sicuri e definitivi dell’amianto; che si garantisca la massima trasparenza nella localizzazione e realizzazione degli impianti di smaltimento; che siano finalmente sbloccati i 50 milioni di euro stanziati dal governo Prodi ancora oggi bloccati, per costituire un fondo a favore dei malati e delle loro famiglie.

I numeri di questa emergenza sono terrificanti: ogni anno muoiono dalle 2 alle 4mila persone per l’esposizione all’amianto; 3.738.550 sono le tonnellate di amianto grezzo prodotto nel nostro paese dal dopoguerra in poi; altre 50mila tonnellate sono state importate; almeno 32 milioni di tonnellate di materiale contenente amianto sono presenti in Italia. Solo a Casalmonferrato sono 74mila gli ettari che sono stati contaminati. La bonifica è a buon punto, ma dove non è ancora partita è a Bolangero, vicino Torino; a Emarese, vicino Aosta; a Broni, vicino Pavia; a Bari e a Siracusa. Un amaro paradosso: l’Italia è il paese europeo con il più alto numero di brevetti sui processi industriali di inertizzazione dell’amianto, ma gli impianti ci sono solo sulla carta.

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