lunedì 15 giugno 2009

REPRESSIONE IN IRAN


A vent'anni esatti da Tien An Men, la repressione in Iran contro i giovani che protestano per i brogli elettorali del regime di Ahmadinejad ci riporta a quel clima di violenza e di assoluto disprezzo del diritto. Con la Cina di oggi, l'Occidente fa affari, chiudendo tutti e due gli occhi di fronte alle quotidiane condanne a morte, in media ventidue, che danno a quel Paese il primato mondiale delle esecuzioni capitali. Succederà lo stesso con Teheran, una volta placate, se lo saranno, le tensioni politiche più forti? Continueremo a stringere accordi e trattati sacrificando i diritti umani? Lo abbiamo fatto con l'Est Europa negli anni Settanta, sacrificando il dissenso al riavvicinamento fra i blocchi. Lo abbiamo fatto di nuovo in molti altri casi, ad esempio con la Russia di Putin, e ancora ieri, ospitando nel cuore della nostra capitale l'arrogante dittatore libico. Giungeremo mai a capire che gli accordi economici, i riavvicinamenti politici, i trattati si fanno chiedendo come garanzia diritti per chi non ne gode, uguaglianza per chi non la possiede, e non sacrificando il diritto ad un astratto realismo politico che non è altro, a vederlo bene da vicino, che viltà e opportunismo?

Anna Foa, storica

2 commenti:

calendula ha detto...

anche io ho pensato alla repressione di piazza tienamen, stamattina guardando il tg.... gia il fatto che non abbiano rinnovato il visto a molti giornalisti stranieri da la misura....

Il Signor P. ha detto...

@calendula
Purtroppo arrivano pessime notizie. Vedremo nei prossimi giorni.