lunedì 6 aprile 2009

Barbarie

La ragazza di diciassette anni frustata pubblicamente in Pakistan perché in compagnia di un uomo che non era suo marito è solo l'ennesimo caso, particolarmente violento, di una discriminazione e di una subordinazione che nei paesi islamici colpisce le donne, tutte le donne in quanto tali. Intanto, in maniera meno cruenta ma altrettanto forte simbolicamente, i giornali ultaortodossi israeliani cancellano dalle foto ufficiali del governo le immagini delle due ministre. Per gli ebrei ultraortodossi, fare il ministro è cosa contraria alla decenza e alla modestia delle donne. Per fortuna, gli ultraortodossi non hanno il potere di fare di più. Solo nel mondo occidentale le donne godono di parità di diritti con gli uomini, ed anche questa parità è in fondo assai recente. Potrebbe anche non durare un altro secolo, potremmo essere ributtati indietro, in un mondo dove comandano gli uomini e le donne non possono nemmeno andare a scuola. Pensiamoci, non smettiamo di pensarci, di appoggiare le donne obbbligate a portare il velo, a rinunciare allo studio, ed anche ad essere cancellate dalle fotografie, cosa che ci sembra talmente ridicola da non farci nemmeno indignare: folklore! Certo, ad essere cancellata è un'immagine, ma quest'immagine rappresenta una persona, viva, che pensa, che lavora, che esiste come persona. Cancellarla dalla foto vuol dire volerla cancellare dalla realtà.

Anna Foa, storica

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