venerdì 3 aprile 2009

Una prima vittoria

Manifestazione Radicale sulla legge 40
quando il Ministro della Salute era Livia Turco
(14 febbraio 2008)
Parziale incostituzionalità Legge 40

La Corte costituzionale ha dichiarato parzialmente illegittima la legge 40 sulla procreazione assistita. L'Alta Corte ha, infatti, ieri dichiarato “l’illegittimità costituzionale dell'art. 14 comma 2 della legge 19 febbraio 2004, limitatamente alla parte in cui si parla di “un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre”. “La Corte ha altresì dichiarato l'illegittimità costituzionale del comma 3 del medesimo articolato nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, come previsto in tale norma, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna”. Questa decisione è una, seppur parziale, vittoria per le migliaia di coppie e per le associazioni che si sono battute in queste anni, con noi, per ristabilire almeno i principi costituzionali disattesi dal legislotore nella legge sulla fecondazione assistita. Ecc! o alcune dichiarazioni dei dirigenti radicali dell’Associazione Luca Coscioni. Per continuare la nostra battaglia, occorre il contributo di tutti. Per fare una donazione www.lucacoscioni.it/contributo

Dai casi individuali, duro colpo a Legge 40. Ora lottiamo per la libertà di ricerca

Dichiarazione di Marco Cappato e Rocco Berardo, segretario e tesoriere Associazione Luca Coscioni: I casi individuali arrivati alla Corte Costituzionale hanno dimostrato quanto piena di ideologia sia stata la stesura della legge “italiana” sulla fecondazione assistita. I casi individuali di donne che hanno dovuto sopportare sul loro corpo l’ideologia di una legge tanto proibizionista hanno consentito il secondo colpo, dopo quello del TAR sulla diagnosi preimpianto, a questa legge. La pentola clericale della legge 40 è stata fatta senza il coperchio costituzionale. Ora è urgente riuscire a imprimere una svolta anche sulla questione centrale per milioni di malati: quella di destinare le migliaia di embrioni sovrannumerari, invece che nella spazzatura, alla ricerca.
Riconosciuto che la legge era sbagliata e punitiva. Se ne prenda finalmente atto e si vari una legge come negli altri paesi europoei che aiuti le coppie e non le discrimini
Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni, co-presidente Associazione Luca Coscioni, deputata radicale: Dalla Corte Costituzionale arriva un segnale inequivocabile e importante.
Una volta tanto hanno fatto onore al loro compito e alla loro funzione di custodi e garanti della Costituzione, nella forma e nella sostanza. Come radicali e associazione Luca Coscioni per la libertà della ricerca avevamo sostenuto fin dal primo momento che la legge 40 sulla cosiddetta procreazione assistita viola il diritto alla salute, alla libertà di cura, all’eguaglianza, così come stabilito dalla Costituzione e come avevano voluto i padri costituenti. La Corte Costituzionale ora ci dà ragione. Sono però dovuti trascorrere quasi cinque anni. Nel frattempo abbiamo dovuto assistere all’ipocrita difesa di una legge sbagliata e punitiva da parte di esponenti della maggioranza la cui unica preoccupazione evidentemente è quella di aderire acriticamente ai desideri e ai voleri della gerarchia vaticana. Non più di qualche giorno fa la sottosegretaria Eugenia Roccella ha avuto l’im! prontitudine di sostenere che la legge 40 funzionava e dava risultati positivi. Li vediamo tutti i giorni: da quando questa legge è in vigore sono aumentati i viaggi di coppie composte da persone con malattie genetiche o donne sterili che non se la sentono di sottoporsi a veri e propri bombardamenti ormonali a rischio della salute, producendo decine di ovuli che non verranno fecondati perché la legge prevede un massimo di tre e vieta il congelamento degli embrioni. Viaggi sempre più numerosi, proliferazione di centri all’estero: dalle mille richieste del 2001 alle oltre quattromila del 2006. Lo scorso anno in una sola clinica di Barcellona si sono ricoverate oltre mille donne. Una campagna violenta e arrogante in questi anni ha cercato di far credere che gli oppositori di questa legge sono fautori di una sorta di eugenetica alla ricerca del figlio perfetto, su misura. Si tratta “semplicemente”, come nel caso di portatori sani di atrofia muscolare s! pinale, di coppie che spesso chiedono che il loro figlio abbia una s peranza. Sono persone che vanno comprese e aiutate, e non punite e colpevolizzate come ora accade.
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