Due skinheads volevano uccidere Obama
Complotto sventato da agenti federali
Lo rivela la Fox: bloccato dagli agenti federali un piano a sfondo razziale.
«Due neonazisti di 18 e 20 anni volevano sparargli o decapitarlo»
WASHINGTON - Un complotto per assassinare il candidato presidente degli Stati Uniti Barack Obama e uccidere (sparando o anche decapitandoli) afroamericani in Tennessee, messo a punto da due presunti neo-Nazisti «skinheads», è stato sventato da investigatori federali americani. Ne dà notizia il network televisivo FoxNews.
WASHINGTON - Un complotto per assassinare il candidato presidente degli Stati Uniti Barack Obama e uccidere (sparando o anche decapitandoli) afroamericani in Tennessee, messo a punto da due presunti neo-Nazisti «skinheads», è stato sventato da investigatori federali americani. Ne dà notizia il network televisivo FoxNews.
IL COMPLOTTO - Il piano dei neonazisti, secondo le informazioni diffuse da alcuni media americani, sarebbe stato scoperto in un'inchiesta in Tennessee e Arkansas della Atf, l'agenzia federale americana che si occupa di lotta a traffici di armi, esplosivo, alcol e tabacco, una divisione del dipartimento americano di Giustizia che ha il compito di prevenire reati federali commessi con armi da fuoco o esplosivi e combatte il contrabbando di alcol e tabacco. Nel mirino ci sarebbero stati studenti neri, ma il massacro doveva estendersi poi su scala nazionale e raggiungere, come obiettivo finale, il candidato dei democratici alla Casa Bianca.
GLI ARRESTATI - Si tratta di due ragazzi del Tennessee, Daniel Cowart di 20 anni e Paul Schlesselman di 18. Sono stati arrestati con l’accusa di possesso illegale di fucili a canne mozze. Ma in mente avevano un reato ben più grave: volevano uccidere il candidato alla Casa Bianca Barack Obama, sparandogli o decapitandolo nel corso di un comizio in una scuola nei pressi di Memphis. I due sospetti, entrambi skinhead e neonazisti, avrebbero aperto il fuoco anche contro gli studenti della scuola, frequentata soprattutto da ragazzi afroamericani.
IL PIANO - I due neonaziati, secondo documenti processuali, avrebbero voluto uccidere 102 afroamericani, in una riedizione del massacro di Columbine, ma questa volta con marcato sfondo razzista. I sospetti avrebbero voluto uccidere 88 afroamericani a colpi di arma da fuoco e decapitarne altri 14. I numeri 88 e 14 hanno una valenza simbolica per i fautori della supremazia della razza bianca. Gli agenti non hanno indicato in quale scuola superiore sarebbe dovuto avvenire il massacro, ma hanno indicato che l’obiettivo finale dei ragazzi sarebbe stato Obama.
PER PROCURATORE ACCUSE SERIE - Le accuse contro i due giovani arrestati con l'accusa di aver complottato per uccidere il candidato presidente Barack Obama «sono serie e saranno trattate come tali»: lo afferma il procuratore distrettuale del Tennessee occidentale Lawrence Laurenzi, in un comunicato con il quale le autorità americane hanno confermato le indiscrezioni dei media sugli arresti. I due arrestati, Daniel Cowart e Paul Schlesselman, secondo gli investigatori erano entrati in contatto tra loro via Internet attraverso una conoscenza comune e risultano avere «una forte convinzione riguardo alla filosofia del «Potere Bianco» e «Skinhead». La loro intenzione, secondo l'accusa, era di compiere una raffica di omicidi - dopo aver svaligiato un negozio d'armi - che doveva concludersi con l'uccisione di Obama, un gesto per cui «hanno dichiarato che erano pronti a morire».
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