Le vie intorno al Portico d'Ottavia hanno assistito il 16 ottobre del 1943 alla razzia nazista di oltre mille ebrei romani, ammassati nei camion in quello spiazzo davanti al Portico che oggi ha preso il nome di 16 ottobre. Nei mesi successivi, in quelle stesse strade i militi della Repubblica di Salò, i cosiddetti "ragazzi di Salò", hanno dato sistematicamente la caccia agli ebrei, riuscendo ad arrestarne, per consegnarli alla deportazione nazista, ancora più di mille.In quelle strade ieri, come ogni anno, si è tenuta la fiaccolata silenziosa organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio per ricordare questo orrore. Il sindaco di Roma ha, in quest'occasione, pronunciato parole prive d’ambiguità di condanna del fascismo e della persecuzione antisemita.Come cittadina di uno Stato democratico, e come ebrea, non posso che rallegrarmi che il Sindaco di Roma pronunci parole simili. E prenderle per quello che non possono non essere: un impegno preciso contro il razzismo e per la democrazia.
Anna Foa,storica
Anna Foa,storica
1 commento:
il sindaco di Roma oltre alle belle parole dovrebbe fare un gesto: cioè togliersi dalla giacca l'onnipresente spilla a forma di croce celtica... che mal si adatta alle belle parole.
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